Oggi mi sento a casa. 1/3 Ragazza interrotta. A vent’anni non so’ come chiedere aiuto… parto per un soggiorno alla pari, a Dublino, per emanciparmi e torno con seri disturbi alimentari: oscillo tra anoressia e binge. Quella che vedo allo specchio non mi piace, penso: “quella non sono io”. Tra le abbuffate e i tagli, non solo di capelli, testo la mia resistenza al dolore, con le lamette da barba di mio fratello. Il senso di vuoto interiore é una voragine senza fine. Finché un bel giorno, tocco il fondo. Ogni donna deve decidere se camminerà nella luce dell’altruismo creativo o nel buio dell’egoismo distruttivo. I don’t know what I’m feeling. Abbiamo due vite. La seconda inizia quando ci rendiamo conto di averne solo una. – Confucio Qualcuno ci ha marciato. Ti svelo un retroscena, molta gente si é spacciata per vittima di qualche attentato, in Francia, per incassare le indennità. Le “false allerte” non contano. Siccome non ci era possibile parlarne (la psicologa del lavoro aveva il compito di farmi capire che era un problema mio e che l’azienda non c’entrava, anzi MI STAVA AIUTANDO), mi venne l’idea di usare uno pseudo inglese per raccontarmi oltreoceano e oltremanica. Mi serviva una maschera. Mi rifugiai tra le “righe” di militari in missione, e veterani di guerra, anche poliziotti feriti, e in rehab. Avevo bisogno di EMPATIA, e di sentirmi protetta. E più chattavo con loro, più capivo che anche loro avevano bisogno di sostegno, supporto e comprensione. Diamo una donna felice a questa storia… Prima pero’ devi sapere che nel 2016, dopo 9 mesi di tempo parziale, l’inattitudine, perdo il contatto con il pubblico. C’é una riconversione professionale, ma non cambia nulla (se non CAMBIO io). Inizio una scatola cinese di missioni temporanee, finché non approdo nelle Risorse Umane, in un nuovo servizio dichiarato ad alto rischio di BURNOUT!! Prendere o lasciare. Tocco il fondo varie volte. Mi faccio portare al first aid, in ambulanza, dopo una crisi d’ira violenta, istigata da una collega “speciale”. Vengo isolata e spinta a lavorare nel weekend, con il triplo del carico di lavoro; prima in coppia, poi da sola. Sono un soggetto a rischio, ma é ancora il “gruppo” che mi aiuta a non cadere piu’ in basso. Sono stata fortunata? Certo, cosi’ come é vero che la fortuna aiuta gli audaci, e che non abbiamo tutte le stesse risorse. Quella mia amica tedesca, che ha avuto lo stesso disagio, con o senza trauma, oggi é ancora in cura da uno psichiatra. E’ ingrassata di venti chili, per via delle medicine, e per lo stile di vita. Non tutte ce la fanno, per questo le altre DEVONO aiutare. Devo sbrigarmela da sola. Piu’ passa il tempo, e piu’ mi accorgo che non posso vivere sotto a una campana di vetro, per sempre. Si’, io soffro lo stress, e il corpo mi lancia segnali. Nel 2018, il corpo accusa il colpo, mi operano d’urgenza per una ciste ovarica di 13 cm. Pericolosa se si torce. E’ la mia discesa agli inferi… Si cambia schema. Oggi, all’alba dei miei 50, il mio corpo mi reclama. Nel 2022 mi gioco la finale con Topolino… dopo un’ondata di dimissioni, prendo la palla al balzo. No, non avevo un’idea di cosa avrei fatto dopo, cioé ne avevo forse TROPPE!!! Sapevo pero’ quello che non avrei RIFATTO, dopo anni di battaglie sindacali: farmi sfruttare, umiliare, e “trattare da rumena” in Italia. L’ultimo commento di un’imprenditrice, di Viserba, arriva come una coltellata: “Anto, abbassa la cresta del CV, sembra che ci vieni a togliere il lavoro”. ..e se tutto quello che ci succede lo avessimo scelto noi? Il bisogno di andare dentro. Quei mesi dopo aver chiuso la porta, e reso l’ID, ripulito il pc di lavoro… (tolto le telecamere dalla mia privacy) sono stati essenziali per la svolta che avrei dato DOPO alla mia vita. Mi sono fatta una botta di conti, e sapevo di essere un po’ giusta. Ma potevo starci dentro. Sono tornata a casa, a Bellaria, per un po’, per recuperare il tempo perduto. A novembre mi aspettava un corso di Tarocchi con la “strolga” parigina, sulla Mission de Vie. Investo su di me. Il corso sembro’ piu’ una terapia di gruppo. Mi servi’ molto a fare il punto con me e il mio nuovo progetto di vita mistico. Fu a quel punto che arrivo’ una mail da una certa Cate di Rising Wild, mi parlava di un lifestyle e business allineati ai tuoi pianeti interiori. Bingo! Un centimetro alla volta. Attualmente, seguendo la legge Universale del Ritmo, che mi sintonizza con le stagioni, e con il mio passo, e anche con il ciclo lunare, non sono piu’ io a correre dietro al tempo, ma é lui che é al mio servizio. Ora, finalmente, prendo il mio posto. Adesso accetto i miei limiti, la sensibilità e vulnerabilità, e mi sento padrona. Oggi so quello che valgo e non do’ niente per scontato.
Oggi sono grata. Il cambiamento di prospettiva per me é stato radicale, ma l’ho costruito giorno per giorno, con pazienza, costanza e determinazione, fino a farlo diventare uno stile di vita più ispirato, e più vicino ai miei veri bisogni. Questo é il mio bagaglio, é tutto quello che la mia storia ha da offrirti.